Nettuno on my way….
Gli ingredienti ci sono tutti: un netbook, un vagone ferroviario, un treno fermo non si perché e per quanto (tu guarda se faccio ritardo….) e qualche felice immagine in mente. Perché allora non tornare a scrivere qualcosa sul mio dimenticato (vero, Eliana?) Blog!?
Eccomi quindi a riempire di schizofreniche parole questo spazio ormai tristemente spoglio di aggiornamenti real time, ovvero quel tipo di aggiornamenti di cui si nutre ed è sostanza il web.
I’m on the way, dicevo. Sulla strada verso Nettuno dove la carità e la stima di un’amica mi permettono di insegnare Pedagogia per 6 ore. Poche ore, certo, a fronte di sacrifici come il viaggio, ma questo c’è e non mi pare proprio il caso di stare lì a sputare nel piatto in cui mangio.
Così è, mi pare e va bene!
I’m on the way, con una ritualità tutta da scoprire e sperimentare. Come quella del bagaglio da portare: quale zaino e cosa mettere dentro? Netbook, maglia, libri di scuola, quaderni…. e cos’altro? MILIONI di altre piccole cosette: spazzolino, cuffie, cavi vari, pennette… sembrano poche cose ma vi assicuro che accrescono esponenzialmente le dimensioni della borsa!
I’m on the way, con un messaggio vecchio di un giorno che ogni tanto rileggo e, fatto un sospiro, rileggo. Perché non ci si abitua mai e, purtroppo, non si cresce mai.
I’m on the way, con tanta curiosità e il piacere di viaggiare. La meta non è lontana ma certo scomoda, eppure consente di staccare mentalmente e di lavorare in quest’ora di spostamento. La piccola distanza permette di osservare il panorama, di “naufragar in questo mar”, perché il mare a un certo punto si palesa come un muro azzurro che toglie il respiro. Permette di vedere la nebbia che nasce dai vigneti dei colli dell’agro pontino, permette di conoscere la fauna trenitalica.
I’m on the way, e accanto a me ho molti pendolari, gente che né si lamenta né ci pensa due volte a fare magari il doppio della strada mia per portare a casa quei maledetti soldi che sono alla base del nostro quotidiano vivere. Maledetti soldi che non danno la felicità ma che fanno essere sereni. Maledetti soldi che sono solo per pochi.
I’m on the way, a capire come sono le dinamiche dei viaggiatori. Se per esempio la parte bassa del vagone ci sono simpatiche e invitanti ragazze e nella parte alta, dove ovviamente (-.-”) sono io, maschioni con calzini a vista.
I’m on the way, anche di questo post e per il momento direi basta così.
Sono tornato a scrivere, almeno per ora, e le prossime esperienze di scuola mi porteranno sicuramente a condividere idee, impressioni, sfoghi e quant’altro.
I’m on the way, ora anche con voi… o almeno con chi mi segue e legge!
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